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Published (click to see context) on 26/12/2019 by Morgan Bazalgette • 1 minute
Se si prova a capire seneca in chiave laica, bisogna intendere la figura di Dio che aiuta gli uomini buoni come la società che premia coloro che seguono l'etica dominante. Tramite le peripezie che essi affrontano e con cui loro vengono messi alla prova, i giusti diventeranno più forti e capaci, e vincitori rispetto agli uomini "cattivi."

La risposta intuitiva a questo sarebbe dire: com'è possibile che la società premi persone orribili come i CEO di certe aziende mentre fa morire di fame persone sempre state "giuste"?

Una risposta potrebbe essere che gli uomini meglio ricompensati sono andati incontro a sfide ben più grandi e difficili da risolvere. Ma non credo questo sia vero.

In fondo, la domanda sul giusto e il buono ci viene già posta nell'antica grecia da parte di Antigone. Creonte muore sì per mano degli dei alla fine dell'opera. Ma la morte di Antigone non viene impedita dall'Olimpo.

Non sempre gli uomini giusti risultano vincitori. Non sempre il male viene per allenare le persone buone. A volte il male viene e basta.